sabato 5 dicembre 2009

No Berlusconi day

Non è la prima volta che un post in questo blog insulso ha la presunzione di partecipare a qualche evento più serio della blogosfera. Era successo qui, ma anche qui. E la pretesa ancora maggiore è stilistica: l'idea è quella di non cambiare registro. Eccovi quindi un rapido scambio di battute tra me e un mio collega, perfettamente in tema con il No Berlusconi Day del 5 Dicembre e con il blog.
Il mio collega: "Com'è che si chiamava?"
Io: "Chi, il nostro presidente del Consiglio?"
Collega: "Eh, lui"
Io (un po' sorpreso): "Berlusconi, Silvio Berlusconi"
Lui: "Mmmh...", sfregandosi il mento e concentrandosi, "Non è quello delle puttane?"

mercoledì 2 dicembre 2009

Rudimenti di fisica

Tutto andava come al solito sul pullman, finchè il signore distinto che stava leggendo il giornale chiama il tizio seduto dall'altro lato e gli fa segno di togliere le cuffie.
Avremmo tutti dovuto capire che non avrebbe più potuto essere un viaggio facile, visto che il grasso signore distinto stava già mostrando da qualche minuto inequivocabili segni di irrequietezza. Immerso nella lettura del suo giornale ultraconservatore, mugugnava e squoteva la testa da quando era incappato nell'articolo a due pagine contro l'Unione Europea dal titolo "L'Europa ci tiene sotto controllo".
"Abbassa il volume", gli dice, "sento la musica fin qui". L'altro, un po' stupito e un po' irritato, traffica col suo iPod e si rimette le cuffie. Ma si sa, gli ultraconservatori di un certo calibro non son qui a farsi prendere per il naso, nè da un'Unione Europea qualunque nè tantomeno dalle classi inferiori i cui esponenti sono soliti infestare i mezzi pubblici all'ora di punta. Dopo qualche minuto, quindi, il grassone sbotta di nuovo all'indirizzo del disgraziato con le cuffie, dall'altro lato del pullman: "Ora abbassa quella musica, ok? E' da mezz'ora che vengo bombardato con la tua frequenza. Abbassa quella frequenza del cavolo! Se la sento io, la musica, vuol dire che la senti anche tu!"
E' da questo momento che la cosa diventa una discussione di gruppo: "io non la sento la musica", dice la signora seduta accanto al malcapitato; "La signora non la sente!" dice il malcapitato. "Non è lui, è quella ragazza", dice una signorina davanti al ciccione conservatore, che soggiunge: "in questo paese le cose stanno andando a rotoli", probabilmente considerando l'Unione Europea responsabile per una buona parte e le classi inferiori per la restante. "Lei è davvero maleducato" dice qualcuno, "Lei è davvero maleducato" risponde il pachidermico lord con quella voce da presa per il culo tipo "gne gne gne gne". Una ragazza dai lineamenti asiatici e dall'accento 100% british gli dice "E' gente come lei che rovina questo paese", "E' proprio quello che penso io della gente come lei che invade il nostro paese".
Non so come sia finita perchè, schifato, sono sceso due chilometri prima della mia fermata. Tra me e me pensavo: come cavolo si fa a confondere l'Ampiezza con la Frequenza?

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