lunedì 10 maggio 2010

Il sole

Vivere in un posto con un tempo come quello inglese significa imparare a venerare un raggio di sole, almeno quanto in un deserto si venera l'ombra di un'oasi. I parchi si popolano di coperte, i tavolini all'aperto di birre, tutti quanti si precipitano fuori ad ammirare questo straordinario evento meteorologico: il sole. E' una necessità, o più probabilmente un riflesso incondizionato.
Ma il fatto è che dicendo "sole", quassù, non si intende necessariamente "caldo" e una splendida giornata di sole può tranquillamente offrire tra i 10 e i 15 miseri gradi centigradi, non proprio una temperatura da spiaggia tropicale, si direbbe. Ma questo può forse impedire ad un britannico di uscire di casa in calzoncini, maglietta e infradito? O di mettersi in costume in spiaggia quando la sabbia è gelida e tu hai quasi freddo con la giacca? Ovviamente no, e perchè mai? C'è il sole!
Anche i bambini partecipano a modo loro all'euforia generale e non importa quanto caldo o quanto freddo faccia, se c'è il sole li vedi sguazzare felici in maglietta e pantaloncini nelle fontane. Un'impresa simile, anche in pieno agosto, sarebbe stata premiata da mia madre con un paio di sberle, perchè "bravo, adesso ti prendi un bel raffreddore, sei contento?" ma le loro madri no, sorridono beate e lasciano fare, forse sanno qualcosa che noi non sappiamo a proposito degli effetti immunizzanti della pancetta fritta a colazione.

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